Aumento del seno: le domande più frequenti
Un intervento di aumento del seno permette di trasformare un seno piccolo e dare sicurezza alle donne che non si sentono a loro agio. Questa operazione, inoltre, permette di ripristinare la tonicità e la dimensione dopo il parto oppure di andare a correggere la differenza di volume tra i due seni. Prima di sottoporsi alla mastoplastica additiva, le nostre pazienti hanno sempre qualche dubbio o qualche domanda. Alcuni dubbi derivano da falsi miti sulla chirurgia plastica di cui abbiamo già parlato in un articolo precedente. Ci sono, poi, alcuni quesiti di natura più pratica come il voler sapere di quale materiale sono composte le protesi o quanto tempo di riposo occorre dopo essersi sottoposte ad un intervento. Cerchiamo di rispondere alle domande più frequenti:
1) Di quale materiale sono composte le protesi mammarie?
Le protesi utilizzate al giorno d’oggi sono composte da gel coesivo sia internamente che esternamente. In particolare sono formate da diversi strati sovrapposti di gel. In questo modo si riduce a zero il fenomeno della trasudazione di microsfere del gel coesivo, conosciuto come “bleeding”. L’interno delle protesi è invece fatto in silicone coesivo che non si disperde qualora l’impianto si dovesse rompere.
2) Quale forma hanno le protesi?
Esistono due tipologie di protesi: una tipologia a forma rotonda ed una tipologia a forma anatomica o a “goccia”. Le protesi rotonde presentano il vantaggio di non richiedere una tecnica chirurgica specifica. Questo è dovuto al fatto che la forma regolare della protesi non obbliga un posizionamento particolare. Lo svantaggio delle protesi rotonde risiede nel fatto che, per ottenere un seno dall’aspetto naturale, bisogna utilizzare delle protesi di dimensioni ridotte.
Le protesi anatomiche, o a “goccia”, invece, permettono di raggiungere volumi maggiori grazie alla loro figura anatomica. Questa tipologia di protesi, inoltre, risulta all’aspetto più naturale e difficilmente si potrà distinguere se il seno è rifatto o meno. La tecnica per impiantare questo tipo di protesi richiede l’intervento di un medico chirurgo molto esperto e di uno staff medico competente.
3) Qual è la forma della protesi più adatta a me?
La scelta dell’impianto più appropriato si basa sulle esigenze, sui desideri e sui gusti estetici della paziente ai quali andrà affiancata l’analisi e la perizia del chirurgo. Per questo motivo durante la visita preliminare vengono fatte delle simulazioni sul tipo di risultato e sul tipo di protesi da utilizzare.
4) Quanto tempo dovrà passare prima di ritornare al lavoro?
Solitamente si consiglia un periodo di riposo di almeno due settimane, tuttavia, va precisato che questo periodo non va inteso come riposo assoluto ma, piuttosto, come un graduale ritorno alle normali attività della vita quotidiana.
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